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Charles Moїse Briquet* 1839 Genf, Papierhändler, ab ca. 1880 intensive Beschäftigung mit der Wasserzeichenkunde, 1907 Veröffentlichung seines Hauptwerks Les Filigranes, † 1918. LebenNato nel 1839 a Ginevra, da una famiglia originaria di Châlons-sur-Marne – donde fu costretta ad emigrare per motivi religiosi – l’orientamento del giovane Moïse verso il mondo della carta non costituisce affatto una scelta anodina (semmai, dal punto di vista più tecnico, fu una direzione obbligata): già dal XVII secolo, infatti, la sua famiglia si occupava dell’industria e del commercio del libro e , va da sé, della carta di cui era costituito. Fu dapprima allievo dello zio Alphonse presso l’istituzione di Plainpalais fino al 1854, in seguito sollecitato dal padre a seguire una formazione tecnico-commerciale indispensabile per reggere le redini dell’impresa familiare; ciononostante, seguì numerosi corsi serali in materie disparate, per lo più scientifiche, che, sebbene il suo curriculum di studi non fosse stato rettilineo, gli permisero di acquisire un’istruzione sérieuse et ètendue (1). La sua vita – e insieme, la vita di suo fratello Edouard – fu quella di un uomo d’affari molto attento e puntuale, senza dimenticare il ruolo attivo che ebbe nella società ginevrina e la sua passione – documentata da imprese ed interventi scritti – per l’alpinismo e la montagna in generale; la figura dello storico e del paleografo si affaccia invece intorno al 1878 (forse generata dall’impossibilità di occuparsi ormai di montagna, a causa di una grave forma asmatica), data della Esposizione Universale parigina, quando cioè intraprese le prime ricerche sul problema dell’origine dell’industria della carta, a partire, dunque, dal Medioevo. L’obiettivo iniziale era quello di tracciare una storia delle origini dell’industria in Svizzera, ma non vi fu modo di rintracciare sufficiente letteratura a riguardo: così, procedette per confronto con altre realtà europee. Semplificando molto il suo intento, si potrebbe quasi dire che la monografia Les Filigranes è nata per caso: in primis, infatti, lo scopo era di tracciare una storia dell’industria della carta in Svizzera, partendo dalle sue origini appunto e tentando di individuare la datazione delle più antiche cartiere, solo alla fine – ed ecco il terzo dei punti del suo “programma” di ricerca – di spiegare e studiare la natura delle filigrane. Scoprì allora che la data dei primi impianti svizzeri non rimontava oltre il 1275, quindi si dedicò alla questione del papier de coton (arrivando alla conclusione che si trattava di pura nomenclatura per designare banalmente il foglio di carta, distinto dalla pergamena e dal papiro); infine, ecco delinearsi il discorso sulle filigrane, oggetti moulés a partire dal XIII secolo e prodotti esclusivi dell’Occidente europeo. Studiando con cura – sosteneva – non l’oggetto in sé, bensì le successive sue variazioni, sarebbe stato possibile – dati e statistiche alla mano – arrivare a "fissare in maniera del tutto approssimativa l’età di un foglio di carta" (2). L’opera vide la luce nel giugno 1907, in 4 volumi, e fu pubblicata l’anno successivo: il 26 marzo 1908 l’Università ginevrina gli conferì la laurea honoris causa per la quale fu sempre molto riconoscente (non fu certo l’unico omaggio che gli venne rivolto (3) ). (Chiara Merlino) (1) Les Filigranes , New York, 1966, p. 4. Notizie riportate dalla Notice sur la vie et les travaux... par le Dr. John Briquet, pp. 3-16. WerkDas nach Motiven geordnete Repertorium enthält 16.112 der nach Briquets Angabe insgesamt rund 40.000 angefertigten Abzeichnungen von Wasserzeichen in Papieren des Zeitraums 1282 bis 1600, die er in Archiven West- und Zentraleuropas erhoben hatte (vgl. Les Filigranes, S. XV). Die unveröffentlichten Zeichnungen werden in den Textbänden seines Repertoriums als Variétés der veröffentlichten Papiermarken aufgelistet. Die Mehrzahl der von Briquet ausgeschiedenen Varianten findet sich wohl unter den rund 27.000 Nachzeichnungen im Nachlaß des Wasserzeichenforschers (Briquet-Archiv) an der Bibliothèque publique et universitaire von Genf. Es wurde bereits begonnen, die Wasserzeichen des Genfer Briquet-Archivs in das The Thomas L. Gravell Watermark Archive zu integrieren und online zur Verfügung zu stellen. Briquet stellt den Beschreibungen der Wasserzeichen eines bestimmten Motivs jeweils einen unterschiedlich ausführlichen Einleitungstext voran, in dem Gruppen und fallweise Untergruppen definiert sowie Aussagen zu Provenienz und zum Verwendungszeitraum dieser Gruppen getroffen werden. So unterscheidet Briquet beispielsweise bei den Wasserzeichen des Motivs Sirene eine französische und eine italienische Gruppe. Der letztgenannten Gruppe gehört nach Briquet auch die 1389 datierte Papiermarke Nr. 13868 an. Unter dieser Nummer verweist Briquet auf ähnliche, als Variétés identiques und Variétés du groupe bezeichnete Papiermarken, die von ihm zwar abgezeichnet aber nicht publiziert beziehungsweise bereits in älteren gedruckten Repertorien veröffentlicht worden sind. Aus den Datierungen aller bei Nr. 13868 genannter Zeichen ergibt sich für diese Wasserzeichengruppe ein Verwendungszeitraum von 1380 bis 1401. Nicht in allen Fällen können die von Briquet gebildeten Gruppen überzeugen (vgl. Piccard, Ochsenkopf, S. 12-14); dort jedoch, wo Briquet die Wasserzeichen eines Motivs auf Grund ihrer äußeren Merkmale klar abgegrenzten Gruppen (Typen) zuordnen konnte, kann die von ihm ermittelte Gebrauchsdauer eines Typs durch neuere Untersuchungen mitunter bestätigt werden. (Alois Haidinger, Kommission für Schrift- und Buchwesen des Mittelalters, Österreichische Akademie der Wissenschaften, Wien) ReferencesCharles Moїse Briquet: Les Filigranes. Dictionnaire historique des marques du papier dés leurs apparition vers jusqu'en 1600. 4 Vol. Paris etc. 1907. 2nd edition Leipzig 1923. – C. M. Briquet, Les Filigranes. The New Briquet, Jubilee Edition. Ed. Allan Stevenson. 4 Vol. Amsterdam 1968. The Briquet Album; a miscellany on watermarks, supplementing Dr. Briquet's Les filigranes. Hilversum 1952. Briquet's Opuscula. The Complete Works of Dr. C. M. Briquet without Les Filigranes. Hilversum 1955. Daniel W. Mosser: "Papiers Briquet: The Charles-Moise Briquet Archive
in Geneva", in: Daniel W. Mosser: The Papers of Charles Moise Briquet. Translation (with annotations) of the French description of the Briquet Archive supplied by the Bibliothèque publique et universitaire. http://wiz2.cath.vt.edu:8200 The Thomas L. Gravell Watermark Archive. Incorporating the The University of Delaware Library's Thomas L. Gravell Watermark Collection and The Unpublished Watermarks and Records from the C-M Briquet Archive at the Bibliothèque publique et universitaire, Geneva. Provided by the Center for Applied Technologies in the Humanities (CATH) at Virginia Tech (Virginia Polytechnic Institute & State University). http://wiz2.cath.vt.edu:8200
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